Posts written by MauriCo

Insegne sulla manica della spalla

Medagliere

Esiste anche l’associazione nazionale dei Bersaglieri di Cernusco sul Naviglio Paride Razzini dedicata al combattente eroe dei fanti piumati.

Bellissima tavola per questo nostro grande combattente.

Sarebbe proprio bello, volevo aggiungere un'aneddoto: nel gennaio del 1916 mi presentai(parla Enrico Toti) in trincea al maggiore Paride Razzini comandante del 3° battaglione ciclisti chiedendogli di far parte del Battaglione. aveva tanto insistito presso il Duca di Aosta. Il maggiore dei bersaglieri mi squadra e dice, figliolo mio ti manca la gamba sinistra, i miei bersaglieri ne hanno finora avuto due. "è vero, ma io saprò renderle dei servigi preziosi e lei mi apprezzerà, io so fare tutto, e lui dice "vediamo".
(La storia dice che gli chiese di saltare in lungo un fosso)"tre metri vanno bene?" chiese Toti"

Bellissima testimonianza, sarebbe bello sapere quale è nelle foto, so che nella sua città di origine Pavia, gli è stata dedicata una via, inoltre fu l’inventore dello snodo delle bicicletta dei bersaglieri ciclisti.

Mi sembra giusto ricordare questo valoroso soldato, decorato di due medaglie d’argento al valor militare, nato a Pavia nel 1869, comandante del 3 battaglione bersaglieri ciclisti, mori il 21 settembre 1916 per le ferite ricevute in combattimento a quota 144, Doberdo, dove un cippo collocato nel 1966, ricorda la battaglia del 16 settembre la VII battaglia dell’Isonzo. Motivazioni: Comandante del terzo battaglione bersaglieri ciclisti, tenne con esso arditamente fronte al nemico durante un ripiegamento, lanciandolo poi ad un audace assalto alla baionetta, per il quale, ricacciato il nemico, fu possibile alle truppe ritiratesi di tornare al fuoco e mantenere le posizioni, Vermigliano 21 luglio 1915, dopo avere con intelligenza ed entusiasmo, predisposto attacco, guidava due battaglioni bersaglieri ciclisti alla conquista di una forte trincea nemica, ritto fra i suoi soldati, sotto furioso fuoco delle fanterie e artiglierie nemiche, dirigeva l’opera delle prime pattuglie intente all’apertura nei varchi dei reticolati, colpito da una granata, cadeva, incitando ancora i suoi che, contro ogni ostacolo, degni delle loro tradizioni e del loro capo, seppero prendere e tenere la posizione di q. 144 del Carso.

Edited by E.Rommel1944 - 23/4/2021, 22:13

Grazie mille ragazzi, scusate del ritardo, grazieee

E continua

Sul San Michele nel 1915 guidati da Ceccherini, 500 bersaglieri ciclisti allo scoperto sotto raffiche di mitraglia, vanno all'assalto del monte difeso da 6000 Austriaci. Finite le munizioni usano la baionetta, i morti sono più dei superstiti, il San Michele è tutto un rogo. I pochi avanzi di quei due battaglioni macerati e disfatti riattaccano, ridiscesero dal Monte con 1400 prigionieri Austriaci. Li troviamo nella zona di Monfalcone 1916 quando si tentò di prendere il Carso da sud e infine l'ultimo anno di guerra quando, di nuovo alla loro primigenia, costituirono con la cavalleria le punte di lancia per la veloce liberazione del territorio nazionale

Edited by MauriCo - 17/3/2021, 14:57

Grazie mille che bel lavoro che sei riuscito a fare, mi hai commosso, non ho mai conosciuto questo mio caro parente ma sono sicuro che anche lui da lassù ne sarà contento... grazie ancora

Edited by MauriCo - 16/3/2021, 21:25

Va bene, lui indossa una divisa coloniale d’Africa.

Edited by MaurizioCorradini - 14/3/2021, 15:44

Tra le mie vecchie cartoline ho trovato questa. È ben noto che Cervignano ospitò il Comando della Terza Armata, diventando di importanza strategica durante la Guerra. L’abitato divenne una cittadella di comando al servizio dell’imponente armata del Carso, 53 siti militari, per la Marina, ospedali, Battaglioni, locali contumaciali, e presidi e molti altri.

Volevo anche aggiungere un altra cosa, Enrico Toti durante le azioni più cruenti non abbandonava mai i suoi compagni e cosi scriveva:" Sono in trincea con i miei cari compagni, i bersaglieri del terzo battaglione ciclisti, lo sai o non lo sai? se non lo sai te lo dico io: è il più valoroso ed io sono con loro a dividere la loro gloria. Qui in guerra si scherza con la morte e la si considera un avversario di nessuna importanza.