| Spesso si ritiene che in Italia vi siano troppi Corpi di Polizia: ciò è vero, ma non sono la Polizia di Stato e l'Arma dei Carabinieri, con le loro, a mio avviso, opportune duplicazioni e/o sovrapposizioni di reparti e di funzioni, ad essere di troppo.
Nel nostro Paese, in particolare nel Meridione, è cosa buona e giusta che vi siano due (non di più, come in realtà è) Corpi di Polizia, a competenza generale, concorrenti e rivali, che possano quindi controllarsi a vicenda !
Per lo stesso motivo di fondo, cioè la pressione di un ambiente esterno particolarmente permeato di una mentalità aperta all'illegalità diffusa, sono del tutto contrario alla figura del "poliziotto di quartiere", che può andare bene a Oxford e ad Heidelberg, non certo a Napoli e a Palermo, se non si voglia costringere il predetto tutore dell'ordine, a divenire, in alternativa, un martire o un colluso.
Ciò premesso, vedo nell'attuale organizzazione delle due Forze di Polizia a competenza generale, un sistema idoneo a far fronte alle sfide della criminalità e al mantenimento dell'ordine pubblico.
Il discorso cambia per gli altri Corpi di Polizia che, da specialistici quali dovrebbero essere, tendono sempre più ad "allargarsi", per diventare anch'essi "generalisti"; mi riferisco, in primo luogo, alla Guardia di Finanza, che farebbe bene ad occuparsi, solo ed esclusivamente, di polizia tributaria e finanziaria, in parole povere, lotta all'evasione fiscale, rinunziando ad ogni e qualsiasi altra attività investigativa, nonchè cedendo tutta l'imponente struttura aeronavale e compiti connessi, alla Guardia Costiera.
Analogo ragionamento potrebbe farsi per i vari Corpi di Polizia Locale.
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